Sviluppare app native per un determinato OS oppure una Web app interoperabile?
Lo sviluppatore ed editorialista Eric Elliot ha le idee chiare ma beninteso non è detto che sia l’opinione più giusta da seguire: le Web App hanno vantaggi incolmabili rispetto alle app native.
Ecco di seguito in sintesi le sue argomentazioni…
+ semplicità di sviluppo (non devo avere più team di sviluppo per OS diversi come IOS oppure Android)
+ l’installazione di una Web App è immediata mentre statisticamente ognuno dei sei passaggi necessari per installare un’app nativa comporta la perdita di circa il 20% degli utenti che hanno avviato il processo di installazione
+ il 60% delle app su Google Store non è mai stato scaricato malgrado più della metà del traffico web sia afferente al mobile
+ il 45% del mercato negli USA è dominato da IOS ma Android ha l’84% a livello globale quindi perché limitarsi nell’attirare porzioni rilevanti da market-share?
+ cominciano ad esserci case histories rilevanti per Progressive Web Apps (PWA) prima fra tutte Alibaba che passando ad una soluzione di app PWA ha aumentato il 76% delle conversioni Web e aumentato considerevolmente il numero di utenti attivi sia in Android (+30%) che su IOS (+14%)
Certo, è facile controbattere che un linguaggio pensato appositamente per uno specifico ambiente hardware e software di sviluppo necessita di meno sforzi di programmazione e per arrivare a performance magari anche più brillanti: ecco la ragione per cui solo il tempo potrà darci una risposta se le PWA riusciranno a convincere o meno sulla necessità di adottare un piano di sviluppo interoperabile (che comunque è sempre cosa sacra e giusta).
