L’unico algoritmo buono è l’algoritmo morto

#digit2017 si conferma un appuntamento imperdibile per chi ha a cuore i temi dell’innovazione connessi alla comunicazione digitale.

L’edizione 2017 di dig.it ovvero #digit17 si tiene nuovamente a Prato il 28 ottobre prossimo nella prestigiosa sede del PIN, il polo universitario pratese, comodamente posizionato adiacente alla stazione di Prato porta a Serraglio. Evento come al solito di altissimo livello (con ospiti di eccezione) stavolta non a caso centrato sul tema degli !algoritmi in particolare connessi a chi delle news o delle !fake news fa una professione o un ambito di battaglia (culturale). L’ambito di organizzazione dell’evento è un bel network di giornalisti denominatosi LSDI assolutamente disinvolti in tema di tecnologie innovative e digitali che per l’occasione ha realizzato un manifesto denominato “La società degli algoritmi” che ben ci aiuta a comprendere cosa è un algoritmo e di come questi ricorrenti schemi mentali ancor prima che matematici siano ricorrenti nella nostra quotidianità.

Ancor prima, quelli di digit, ci avevano deliziato con un altro manifesto titolato “L’unico algoritmo buono è quello morto” in cui una serie di brillanti intellettuali ed interpreti del nostro tempo (alcuni saranno presenti al convegno…) ci aiutano a comprendere l’enorme impatto sociale che gli algoritmi stanno avendo su di noi e ancor più avranno in un prossimo futuro.

#digit17: se non ci partecipate avete sbagliato ad impostare il vostro algoritmo di attenzione sull’esistenza.

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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