Libri e scritture a confronto

Cosa sono i libri e la scrittura oggi? Come si formano e come confrontarli con i modelli del passato?

Come si può scrivere un libro nel 2018? Semplice, se sono whatsapp addicted e non ho nessuna voglia di faticare con i costrutti della lingua (italiana) allora cosa meglio di Zapptales che mi consente di trasformare le chat della app più amata del mondo (occidentale) di instant messaging in un libro vero e proprio da confezionare e stampare con grafica e stile personalizzabile (audio e video integrabili con QR Code).

Da brividi, pensando a come queste scorciatoie potrebbero essere utilizzate per disaffezionarsi dalla lingua italiana non solo su un piano di lettura ma anche di scrittura ed addirittura di grafia editoriale… da brividi ripensando anche a modelli comunque ascrivibili all’era moderna della nostra evoluzione culturale come ad esempio la scrittura della Costituzione Italiana che una (relativamente) recente analisi di Tullio de Mauro ha evidenziato come capolavoro anche di comprensibilità e leggibilità: malgrado l’intento e la funzione in qualche maniera dottrinale-burocratica del testo in oggetto è stata applicata grande cura nel cercare di renderla più leggibile e comprensibile possibile – ricordiamoci come l’Italia degli anni ’40 era composta da una popolazione in larga parte semi-analfabeta – a cominciare dalla quantità media di parole utilizzate per ogni periodo = 19,6 esattamente nei limiti di quello che è considerato un periodo comprensibile ovvero composto fra 20 e 25 parole.

Già, ma nell’era di WhatsApp quali sono le metriche da applicare per considerare un periodo o addirittura un libro comprensibile e leggibile?

 

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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