in Rete, naturalmente

un nerd che si collega in Rete mentre è ospitato dalla rete di scambio di sostanze del bosco

La Rete e il World Wide Web si ispirano a modelli naturali di sopravvivenza e muto soccorso: ora è dimostrato.

What is the Wood Wide Web? è un video della BBC che tutti dovrebbero vedere ed ascoltare – o  leggere (in inglese) – perché è una riflessione che riporta la nostra affannosa compulsiva–quotidianità-digitale ad una dimensione più naturale.

E’ scientificamente dimostrato che in un bosco esiste una Rete sotterranea che mette in comunicazione gli alberi soprattutto grazie ai funghi e che permette agli alberi più adulti di aiutare i più giovani, quelli morenti a cedere sostanze utili a quelli più in salute, quelli malati ad allarmare quelli ancora sani per alzare le proprie difese naturali. In piena similitudine con Internet esiste anche il lato oscuro per cui alcune orchidee attuano la tattica del men in the middle per intercettare e sottrarre sostanze utili in circolo mentre altri alberi mettono in circolazione non fake news ma ancor più tossiche sostanze per vincere la concorrenza biologica dei propri vicini di territorio. Modelli di networking interessantissimi ed ancora molti altri, sicuramente, da scoprire e che potrebbero essere di sicura e proficua ispirazione al networking digitale.

Come potete vedere non abbiamo inventato alcun che ed anzi forse abbiamo dimenticato che la Rete dovrebbe essere in primo luogo mutuo soccorso e non farsi così facilmente irretire dal lato oscuro della forza 😉 scimmiottando l’hater o lo sciacallo di turno!

Una suggestione, quella di un collegamento bio-planetario, che dal mondo immaginifico del cinema con Avatar e il suo meta-mondo biologico Pandora si è diffusa negli ultimi anni trovando sempre più importanti conferme scientifiche e che dovrebbe definitivamente convincerci dell’esigenza di ri-associarci nuovamente con la natura che ci circonda. Il bisogno crescente di essere sempre connessi con altri tramite il digitale o magari il parossistico bisogno di scambiare emozioni verso il pet di turno (che proprio vita naturale non gli facciamo fare…) probabilmente nasconde un forte disagio rispetto alla dissociazione che abbiamo messo in atto negli ultimi anni con la Natura che ci circonda: forse, ritornare a connettersi alla natura cominciando ad osservare e conoscere quella che abbiamo intorno ovvero l’!Urban Nature potrebbe essere un buon primo passo per sentirsi in armonia con noi stessi e con ciò che ci circonda.

E se tutto questo pensate che non abbia niente in comune con la telematica, Internet, le Reti anche professionali, beh allora fatevi ancora un altro giro sulla giostra preferita da voi #BimbiMinkia ma prima o poi decidetevi anche a ri-atterrare sulla (Rete) Pianeta-Terra.

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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