La ricetta comunicativa delle nuove generazioni

Qual è l’approccio comunicativo dei giovani emergenti nello scenario digitale?

Col-l-et-t-ti-vo perché così si pronuncia il nome di una una type-foundry open source based in Europe” può essere un buon esempio di qual è la ricetta comunicativa dei  giovani professionisti del digitale.

L’intervista a questo interessante gruppo di graphic designer milanesi che si sta cimentando nell’avventura di realizzare una piattaforma di distribuzione tipografica digitale, italiana, gratuita e open-source è un opportuno preludio ad illustrare alcuni elementi caratterizzanti la loro moodboard:

  • tecnologia ed approccio open-source;
  • web minimalista ma presente;
  • gmail;
  • instagram.

Dunque il sito Web è importante perché permette di comunicare la propria poetica ma lo si fa, apparentemente, senza cms ed elementi precotti puntando all’essenzialità quasi fossero severi discepoli del less is more o del rasoio di Occam che dir si voglia! Poche parole, in lingua inglese perché siamo Europei, mettendo (letteralmente) in evidenza i propri font liberamente scaricabili ed installabili (quindi rigorosamente OpenType Font) ma con un’interfaccia che, pur essendo minimalista, consente – con un’intrigante logica di vedo-non-vedo – di comunicare le più recenti iniziative (Bologna ma anche Nuova Zelanda) ed interviste realizzate.

Dal sito Web le modalità di contatto sono due: una di posta elettronica – Gmail – e l’altra social – Instagram –  perché è importante non disdegnare un vecchio attrezzo comunicativo come l’e-mail che rimane la maniera più seria (su logica oramai cloud) di interloquire con possibili nuovi contatti di lavoro ed al tempo stesso approfittare del  più virale visual storytelling attualmente esistente.

 

 

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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