Controllo delle interfacce digitali

La comunicazione digitale è squisitamente bidirezionale ed è la vera ragione per cui il design delle interfacce digitali e il controllo delle medesime diventa una questione di inventiva fra autore e consumatore.

Tik Tok è una delle tante interfacce cinesi localizzate anche in lingua italiana (come WeChat) che sta conquistando l’attenzione dei giovanissimi: colpisce che un servizio digitale così diffuso in Occidente risenta di sofisticati meccanismi di censura di argomenti scomodi come Piazza Tiananmen, Tibet e Falun Gong come ad esempio quello di far vedere il video scomodo all’autore stesso ma senza possibilità di consentirne la visione ad altri!?!

Ma Internet e la comunicazione digitale sono per loro definizione e natura sistemi di comunicazione bi-direzionale ed allora, in un mondo iper-connesso ma paradossalmente indifferente alle notizie drammatiche che provengono proprio da una Cina – neanche i recenti spari al petto di quindicenni ribelli sembrano smuovere le coscienze internazionali – in cui potere impopolare e contro-potere popolare si confrontano aspramente proprio su un piano tecnologico sono gli stessi controllori e controllati a portare avanti un braccio di ferro rispetto al controllo delle interfacce digitali che può diventare un gioco, più o meno pericoloso, ma anche più o meno divertente.

E’ il caso dell’automobilista californiano che si è divertito a personalizzare la propria targa con la scritta NULL che, informaticamente parlando ha valore di indefinito (diverso quindi anche dallo zero) con il risultato… che invece che evitare multe gli sono state attribuite tutte le multe di tutte quelle targhe che per vari motivi i sistemi di controllo di videosorveglianza non erano riusciti ad interpretare!?!

Tik Tok… dove sta la censura? Tik tok… dove sta il controllo? tik tok… chi-cosa accede alla mia interfaccia? umano o bot?

Published by:

Avatar di Sconosciuto

Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

Categorie Comunicazione Digitale,design,media educationTag , Lascia un commento

Lascia un commento