il Coronavirus ci ha fatto perdere la bussola (anche del senso estetico e grafico)

Analizziamo l’interfaccia grafica più nota al mondo per seguire l’evoluzione del Coronavirus: inaccessibile, incomprensibile e non adatta ai dispositivi mobili.

La statunitense Johns Hopkins University è balzata agli onori delle cronache offrendo un’interfaccia informativa diventata popolare in tutto il mondo per aggiornarsi in tempo reale sulla nota epidemia in corso: la sua versione mobile presenta, inaspettatamente, alcune serie problematiche di accessibilità ed usabilità:

interfaccia-mobile-problematica

  • in molti dispositivi mobili non appare la legenda delle linee di tendenza dei grafici di colore verde evidenziando un grave problema di responsive design;
  • non esiste un’alternativa grafica per interpretare in maniera comprensibile i grafici per chi soffre di blind color (daltonismo) evidenziando un approccio sbagliato in termini di accessibilità delle interfacce che certo non rende merito alla storia del design anglosassone sempre moto attento a questo tipo di esigenze;
  • non c’è la possibilità di effettuare uno swipe (stiamo scherzando?) per chi consulta la piattaforma da dispositivi mobili obbligando una non facile interazione con minuscole frecce direzionali e così evidenziando una mancata presa in consegna delle regole basilari di un qualsivoglia template adattivo per dispositivi mobili.

Il (Corona)virus ha fatto “perdere la bussola”, ovvero la ragione, a mezzo mondo, incapace culturalmente, organizzativamente e socialmente di affrontare problemi-temi che sono insiti nel nostro vissuto-destino umano (malattia e morte) ed evidentemente anche alla sotto-nicchia, umanissima ed evidentemente fallace, dei graphic designer che nel momento del panico perdono di vista quella che è la loro mission in termini universali.

Ricordiamo piuttosto l’insegnamento di Laurie Anderson ovvero che il linguaggio è il più potente di tutti i virus ed è proprio con linguaggio, la solidarietà e la comunicazione fra popoli che possiamo alimentare la speranza di un mondo migliore e più forte anche dei virus, così come ci propone il fantastico videomessaggio della Nonnina di Casa Surace che sta spopolando sui  social orientali con appositi sottotitoli in cinese!?!

nonna-coronavirus-in-cinese

Aggiornamento 2 Marzo 2020

Purtroppo anche l’infografica più interessante ed utilizzata per aggiornarsi sulla diffusione del Coronavirus in Italia, quella del Sole24Ore, presenta delle criticità responsive (cifre sovrapposte) ma soprattutto grafi incomprensibili a chi non distingue i colori: perché non inserire anche delle trame-texture di diverso tipo in sovrapposizione ai diversi colori oppure tratteggi-contorni di tipo diverso sempre in corrispondenza a grafici di diverso valore-significato?

 

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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