La Rete sta assumendo un ruolo indispensabile per la nostra società e non è pensabile lasciare il design della sua governance alle sole major del digitale e a decisioni governative ‘calate dall’alto’.
Dopo questa emergenza sicure/i che tutto tornerà come prima? Abbiamo incominciato a vedere drastici cambiamenti nella didattica sperimentando la didattica a distanza che ha bisogno però di scelte consapevoli oltre quelle dettate dall’emergenza; interi settori sono stati sospesi e difficilmente torneranno in piena forma come prima (trasporti aerei, turismo e divertimento di massa tanto per citarne qualcuno); la Natura si sta appropriando di orizzonti metropolitani (e questo è uno dei segnali più sorprendenti) e sotto-traccia a tutto questo si sta affermando un messaggio molto potente: la Rete (Internet) sta diventando il bene comune più importante.

La notizia più simbolica è stata:
perché se anche il Sacro viene ricondotto non ad un posto fisico specifico ma alla possibilità di poter comunicare con gli altri allora sì bisogna avviare un dibattito collettivo sull’importanza della Rete nella società post-Covid19.
In emergenza tutto è concesso e la Slovenia e l’Ungheria lo hanno imparato subito azzerando il concetto di democrazia (così come tante altre dittature de-facto si sono semplicemente rafforzate con l’epidemia, per ora…) ma sono anche altri i cambiamenti a cui stiamo assistendo: il mondo e l’organizzazione del lavoro sarà travolto dallo tsunami robotizzazione evitando schiere di insani, operaiacci sudati e scaracchianti, ma non è detto che il fattore umano venga necessariamente meno – anche questo dipenderà da noi – dato che anche in emergenza sono stati proprio i rapporti solidali a fare la differenza.
Nel mentre, simpaticissime graphic novel ci raccontano e ci spiegano come forme di tracciamento digitale possono essere al tempo stesso utili per evitare il contagio e preservare la nostra privacy ma è sotto gli occhi di tutti la pervasiva attività di monitoraggio delle nostre attività quotidiane e presto, soprattutto se si cortocircuiteranno scorciatoie politiche con innovazioni tecnologiche, uno scenario da Grande Fratello diventerà, semplicemente, la normalità.
Perché ciò NON accada abbiamo bisogno di discutere, mobilitarsi nelle piazze virtuali e dai balconi, ma non paventando ulteriore burocrazia sempre più impossibile da comprendere ed interpretare, non nuove regole ma nuovi principi e nuova consapevolezza per interpretare ciò che ci sta sta succedendo intorno condividendo riflessioni e strumenti, liberi dalla paura di un domani che dobbiamo cominciare a costruire oggi.
Aggiornamento: a proposito di eventi simbolici che andrebbero “ascoltati” sicuramente anche i satelliti del progetto Starlink che hanno illuminato i cieli italiani nei giorni scorsi: non più solo le stelle ad illuminare il cielo ma giocattoli metalli e tecnologici che attirano la nostra attenzione e ci fanno stare a naso in sù quasi fossero novelli Dei la cui funzione è quella di garantirci la connessione!?!
