Le nuove tecnologie telematiche ci consentono di visitare musei e gallerie ‘a distanza’ proponendoci anche nuove forme di interazione ma non bisogna mai dimenticare che la luce ed i colori sono fattori determinanti per poter apprezzare, visualmente, qualsiasi opera d’arte.
In questa epoca di ‘distanziamento sociale’ l’illuminata direzione teutonica degli Uffizi ha pensato bene di investire nella comunicazione digitale allestendo, in maniera semplice ma molto efficace, dei percorsi di visita virtuali alle tante collezioni ospitate da questo fantastico sistema museale fiorentino senza fra l’altro dimenticare i giovanissimi con i quali interagire attraverso video ironici su Tik Tok.
Sempre a Firenze, ma al Palazzo Medici Riccardi, la straordinaria decorazione della Cappella dei Magi realizzata da Benozzo Gozzoli nel Quattrocento viene valorizzata attraverso un nuovo tipo di illuminazione mettendo ancor più in risalto figure e colori (i colori… gioia e dolore della comunicazione digitale alla continua ricerca di una loro corretta interpretazione su miriade di dispositivi con diversi spazi-colore…).
Dall’Italia Al Regno Unito dove il fantastico British Museum continua a sorprenderci con le sue politiche innovative volte ad una contaminazione culturale sempre più efficace grazie anche agli strumenti della comunicazione digitale: la notizia dell’applicazione della licenza creative commons alle quasi due milioni di immagini di buona qualità liberamente riutilizzabili – vedi esempio – per fini non commerciabili (con obbligo di attribuzione beninteso) è sicuramente una buona notizia per tutte/i coloro che hanno a cuore l’arte, la luce ed i colori che riesce a trasmetterci attraverso uno schermo digitale ma ancor più le emozioni che riesce a donarci se abbiamo la fortuna di poterla ammirare dal vivo.

