Arte tipografa e brand al femminile

Le tipografie non sono più presenze diffuse nel territorio come un tempo: dal loro passato proviene una storia affascinante che profuma di brand oltre che di inchiostro…

Una bella storia tutta al femminile quella di Clara Giolito de Ferrari che eredita nel ‘500 il mestiere di famiglia di arte tipografa utilizzando due marche tipografiche: una sorta di brand degli addetti ai lavori che, significativamente, riportava le iniziali però F.G.F. ovvero Francesco Giovanni Ferrari (non si sa bene se marito o padre di Clara). Eppure, gli onori delle cronache, ci parlano di una figura di donna rinascimentale, Clara, valente professionista tipografa sotto il Ducato di Mantova, con indubbia capacità artistica ma anche imprenditoriale e che nel tempo prende coraggio e consapevolezza dei suoi mezzi tanto da cambiare le iniziali dello scudo araldico in CGF. Un lavoro, quello del tipografo, sporco, pesante, difficile ma che, evidentemente, Clara ha dimostrato essere un’opportunità da interpretare anche al femminile sulla scia di una tradizione di famiglia, quella modenese dei Giolito, che ha tenuto testa addirittura al contemporaneo e veneziano Manuzio, e dimostrato un’indole innovativa notevole sperimentando i formati piccoli di stampa che diventeranno poi tanto di moda.

Pellicano si squarcia il petto per nutrire i piccoli su un’anfora con iniziali FGF retta da due capricorni poi mutato dall’artista tipografa in CGF

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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