Web Carbon Footprint

Una curiosa modalità di analisi di un sito Web è quella di misurarne la quantità presunta di emissioni di anidride carbonica nell’aria per ogni visita di pagina Web!?!

Tutto ciò che è elettrico è meno inquinante? Niente affatto e neanche le tante decantate automobili ibride od elettriche lo sono considerato che l’energia elettrica si deve produrre ed ancora la si produce in gran parte con procedimenti inquinanti…

Questo riguarda il Web ed il Digitale i consumi energetici cominciano ad essere decisamente preoccupanti ed il problema può essere affrontato in parte a livello di design ed organizzazione infrastrutturale: Websiter Carbon Calculator ci aiuta in questa disamina…

Sorprendenti i pessimi risultati della carbon footprint dei siti italiani di greenpeace e wwf che emettono (al 5 dicembre 2020) fra 2 e 3 grammi di CO2 per ogni visita e superiore ad oltre l’80% dei siti testati da questo strumento (infoAccessibile e Scacco al Web risultano invece fra il 70 e l’80% inferiori alla media con emissioni per visita fra 0,1 e 0,3 di CO2…)

Ma come realizzare un sito Web ‘ecologico’?

Dalle apposite linee guida è possibile trarre ispirazione per adottare i seguenti accorgimenti:

  • adottare sfondi di color nero assoluto;
  • utilizzare server e content delivery network a basso consumo, alimentati da energie rinnovabili e possibilmente vicini alla nostra utenza finale;
  • realizzare siti statici dove possibile;
  • utilizzare meno javascript possibile ma anche ridurre codice html e css;
  • rimuovere quante più dipendenze possibili;
  • predisporre la cache in maniera tale da non far ricaricare i contenuti quando non necessario;
  • ridurre le dimensioni delle immagini ma anche l’utilizzo di immagini superflue.

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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