Ripartiamo dai Colori ma anche da una Comunicazione Sinestetica

Come ripartire col piede ‘giusto’? Colorati e sinestetici!

La comunicazione (Web) continua ad essere una formidabile occasione espressiva spesso appiattita da mode (tecnologiche) del momento perdendo di vista alcuni aspetti fondanti della narrazione ipermediale come la possibilità di suggestionare con tutti i sensi ovvero tenendo in considerazione il fenomeno della sinestesia.

La Biblioteca del Colore della Fornace Orsoni in tutto il mondo famosa per per produrre mosaici a foglia d’oro 24 carati, oro colorato, smalti veneziani e l’unica ad avere il permesso di poter ammaestrare il fuoco vivo sull’isola di Venezia.

Una rassegna infinita di colori in evidenza? No dei racconti suggestivi, ben scritti e ben interpretati da voci narranti (audio)… belle voci femminili che sussurrano come se fossero in una biblioteca appunto e cercando di far viaggiare con la fantasia e suggestionare l’ascoltatore con l’origine e le caratteristiche dei colori raccontati.

Cari webmaster e storyteller non ragionate in maniera banale ed a senso unico perché ve lo impone il tema grafico del momento ma bensì riflettete su quello che può un organismo umano acquisire, percepire e gradire, ed in mancanza di opportunità legate all’olfatto, ricordatevi di prendere in considerazione almeno il senso dell’udito!

Certo per questioni di Inclusive Design un bel link al testo della narrazione audio ci starebbe proprio bene…

Il racconto poetico dei blu realizzato in collaborazione con D20 Art Lab di Cà Foscari

I colori, ahimè per gli amici daltonici, continuano ad essere importantissimi nella nostra società – pensate solo alla narrazione dell’emergenza Covid – e spesso in diretta relazione con le opportunità comunicative digitali: pensate solo alla decisione di proibire le maglie verdi per il Campionato di Serie A del calcio italiano perché non hanno una resa sufficiente sulle televisioni digitali?!? Cioè l’identità di squadre come il Sassuolo o l’Avellino cancellate per quanto riguarda la sua parte cromatica per esigenze di comunicazioni digitali? E pensate ai tifosi e quante volte ricorre il termine ‘colori della maglia’ nella narrazione delle tifoserie locali…

Google Trends Blind Color

Ancora… ma ci avete fatto caso che Google Trends è inusabile dalle persone daltoniche?

#WeThe15 è una bellissima iniziativa che ci ricorda che le persone disabili sono il 15% di tutta la popolazione mondiale.

Una parte di questa umanità è riconducibile a coloro (soprattutto di genere maschile) che non riescono a distinguere i colori.

Ed allora come è possibile che esistono a giro delle interfacce utente sul web che non prendono in considerazione questo aspetto? Mi piacerebbe, all’inizio dell’anno accademico, che qualcuno dei miei studenti sottoponesse una proposta di interfaccia a sua maestà Google per render maggiormente accessibile la sua UI di Google Trends (do un facile suggerimento le cinque entità rappresentabili da una linea continua, una spezzata, una a pallini, una a stellette, una a crocette).

Con Google Trends si può comparare l’andamento (trends) di due argomenti o parole chiave nel mondo – che utilizza Google – e come (non) potete vedere se io per l’appunto chiedo l’andamento delle ricerche su google del “colore blu” rispetto al “colore rosso” non posso essere certo di interpretare i risultati correttamente (e ancor meno se soffro di acromatopsia)… a proposito il più ricercato è il Blu…)

i nostri Sensi non sono compartimenti chiusi ed isolati

Ma per tornare sulla questione delle percezioni sinestetiche… un esperimento multimediale ci invita a riflettere su come il meccanismo della percezione del vissuto sia una questione decisamente complessa e su come i nostri sensi influiscano in maniera sinergica producendo un risultato finale in alcuni casi fuorviante.

Il video sopra riportato può essere visto senza audio ed allora è abbastanza evidente come l’intermittenza del pallino nero sia singola mentre con audio attivato per molti (ed anche per me ad esempio) viene percepita come doppia (attenzione ad una frequenza pericolosa per gli epilettici ma vista la brevità della medesima risulta innocua oltre al fatto che in realtà l’intermittenza è visivamente singola appunto).

Questo effetto cross-modale del nostro sistema percettivo – altro esempio quello del The Skipping Pylon – dovrebbe portare i progettisti (designer) della comunicazione digitale a ragionare in senso sinergico ed anche , in qualche maniera, sinestetico (salvo poi scomporre i vari canali comunicativi che vanno valutati singolarmente per coloro che hanno limitate capacità percettive).

La questione è decisamente affascinante perché come produttore di suoni posso indurre la percezione di un elemento visuale così come produttore di immagini posso indurre la percezione di un suono!?!
W la Sinestesia!

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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