Un piattaforma di linee guida, soluzioni e risorse per sviluppare app accessibili ci aiuta a capire l’importanza strategica dell’inclusive design.
La piattaforma Appt ci aiuta a capire come può essere importante sviluppare in maniera “inclusiva” con un fantastico portale non solo ricco di linee guida, informazioni, manualistica, collegamenti a software e risorse di sviluppo tecnico vario… ma anche attraverso una rappresentazione di sé, una comunicazione assolutamente efficace (a proposito si chiama A.P.P.T. perché appa sta per applicazioni mobilie la t nella sua forma di pittogramma rappresenta l’ennesima interpretazione dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci simbolo universale dell’inclusive design).
Efficace come il dato statistico evidenziato in homepage che ci rivela come circa la metà degli utenti olandesi hanno attivato sul proprio smartphone almeno un accorgimento di accessibilità ed un sesto almeno due. Dunque la questione accessibilità per le app è un qualcosa che almeno metà della popolazione smaprtphone prende in seria considerazione ed anzi interpreta spontaneamente andando direttamente a cercare delle soluzioni su misura della propria disabilità temporanea o permanente.
Un’ampia documentazione tecnica è liberamente a disposizione e riguarda i più noti ambienti di sviluppo come android, ios, flutter e react ponendo attenzione a quelle opportunità di sviluppo che più comunemente si possono riscontrare in ambito app e che investono i noti requisiti WCAG pensati per facilitare la vita agli ausili e alle persone cieche, sorde, epilettiche, ipovedenti, daltoniche, con disabilità cognitiva o motoria.
Immancabile la sezione di test che come al solito è consigliabile svolgere manualmente ma anche attraverso strumenti e procedure semi-automatiche di validazione per risparmiare tempo ed energia e/o per analisi su app particolarmente complesse ed articolate.
