Web e Social alla Giapponese

L’importanza della localizzazione, soprattutto rispetto a determinate culture con spiccate specificità percettive e analitiche, si conferma anche rispetto all’affascinante cultura giapponese.

I social in Giappone sono caratterizzati dal predominio della piattaforma multifunzione Line ma anche per quanto riguarda uso e consumo del Web c’è da sottolineare alcune specificità significative.

L’interessante articolo di Freshtrax ci guida nel comparare importanti portali web internazionali che si rappresentano in maniera diversa negli States e in Giappone evidenziando:

  • una diversa preferenza cromatica (Rauken si presenta in rosso in Giappone e in violetto negli USA);
  • preferenze di architettura informativa e scelte tipografiche differiscono tra Giappone e USA organizzando il contenuto nel primo caso per un’analisi attenta dell’intera pagina Web mentre nel secondo caso potendo contare su una lettura più frammentata e quindi potendo contare sull’efficacia comunicativa che compongono i singoli elementi della pagina Web (Yahoo! utilizza per questa ragione molto più bianco tipografico rispetto all’edizione giapponese) ;
  • quest’ultima differenza tra approccio olistico (alla giapponese) e analitico (alla statunitense) si riflette anche nella diversa organizzazione dei meccanismi di navigazione (l’utente giapponese è ben disposto a navigare sul portale della Sony su molte sezioni diverse per comprendere il ‘tutto’ mentre quello statunitense preferisce delle scorciatoie che lo portano più velocemente a ciò che lo interessa perdendo però di vista l’insieme generale dell’offerta informativa, o merceologica, della stessa azienda rappresentata, conseguentemente, in maniera diversa).

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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