Nasce la figura di graphic designer per le interazioni uomo-macchina?

La notizia che la nota casa automobilistica Opel ha presentato un codice comunicativo per facilitare la comunicazione, comprensione e interazione tra pedoni e auto a guida autonoma deve portarci a riflettere su nuovi possibili ruoli del graphic design nell’era delle interazioni tra umani e macchine.

un pedone solleva il palmo della mano per avvisare l'auto a guida autonoma che sta attraversando la strada ed è rassicurato da colore e icona dell'auto a guida autonoma che avvisa di essere ferma in modalità attraversamento pedoni

I colori utilizzati sono magenta e verde, i pittogrammi, rispettivamente, rappresentanti pedoni e segno triangolare di pericolo per comunicare al pedone, nel primo caso, via libera ad attraversare la strada o, viceversa, avviso di pericolo per la ripartenza del veicolo a guida autonoma.

Iniziativa dunque non solo pregevole ma di portata probabilmente storica per il mondo del graphic design che potrebbe inaugurare una nuova era e vedere la nascita di un nuovo ruolo professionale: il graphic designer coinvolto a migliorare la cosiddetta !Human-Machine Communication !?!

Gli umani come si rapportano di fronte alle macchine quando non hanno un controllo diretto delle medesime attraverso periferiche hardware come tastiere e schermi touch? Con la voce certo… ma anche con i gesti! Quando il pedone attraversa la strada mostra il palmo interno della mano e questo perché è di colore chiaro (anche nelle persone che hanno una pigmentazione della pelle più scura nella maggior parte del corpo) e per evidenziare di non essere pericolosi dimostrando di non impugnare alcun oggetto atto ad offendere: è un segno arcaico di pace e di richiesta di attenzione ereditato da milioni di anni di comunicazione interpersonale ben prima che si raffinasse la comunicazione orale e scritta. E come può rispondere allora la macchina? Per quanto riguarda l’aspetto di #InclusiveDesign c’è da registrare il rispetto delle esigenze delle persone daltoniche per i contrasti cromatici adottati e soprattutto per l’uso alternativo del pittogramma ma anche l’esigenza di introdurre delle comunicazioni sonore a beneficio delle persone cieche durante il loro essere “pedoni” (esigenza che non sembra essere soddisfatta per ora).

Dunque oggi quale il codice comunicativo da conoscere per comunicare con le macchine? E come le macchine possono interpretare al meglio i gesti, le espressioni facciali, i linguaggi e le posture del corpo umano nonché le azioni umane per un’efficace human-machine interaction? E infine come le macchine possono comunicare e preannunciare al meglio le loro azioni e intenzioni all’essere umano?

Ecco che le/i graphic designer di oggi possono inventarsi un nuovo ruolo professionale, quanto mai strategico…

Un punto esclamativo dentro un triangolo è di corredo comunicativo al colore magenta che avvisa il pedone del pericolo imminente per la ripartenza dell'auto a guida autonoma

E a proposito del ruolo di graphic designer in merito allo sviluppo tecnologico, da segnalare la nascita del nuovo progetto Graphite per un approccio innovativo ad una filiera produttiva open-source e multipiattaforma di tutto il 2D che vede oramai molto attori del software libero affidabili e in campo (con soluzioni a volte web-based) per il Graphic Design.

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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