Storia e futuro dei loghi

Semplicità od empatia? L’orientamento del design rispetto al design dei loghi non è unanime e sarà interessante vedere quale tendenza si imporrà nel futuro.

Il logo della Galleria degli Uffizi ha di recente vinto il Premio Compasso d’Oro e sicuramente la sua semplicità e conseguente efficacia comunicativa è stata convincente con la sua silhouette di G che al tempo stessa si trova in sinergia con la forma di una U.

E la storia del logo della nota casa automobilistica BMV conferma l’evoluzione del design di loghi verso scelte decisamente minimaliste, adottando uno stile piatto ma che comunque risente dei richiami antichi come quello del Rasoio di Occam per arrivare alla contemporanea filosofia del Material Design.

Ma sono gli irriverenti francesi a rompere gli schemi e riportare l’attenzione verso una scelta che richiama caratteri complessi a favore di una maggiore empatia (?) con l’anteprima del nuovo logo della Pegeout (di nuovo un marchio automobilistico) che sfida le esigenze di leggibilità in ambito mobile (responsive docet!).

La criniera del famoso leone della casa automobilistica francese irriterà chi dovrà interpretarlo sullo smartphone od in altri ambiti ridotti oppure convincerà proprio per la sua complessità grafica ed interpretativa?

Nel frattempo registriamo l’interessante operazione di rebranding di Burger King che si ispira nuovamente alla soluzione adottata negli anni ’60 (!?!) per semplificare il logo e così, paradossalmente, diventare più semplice, material, e ‘moderno’.

Per finire, interessante l’evoluzione del logo di General Motors che sembra alludere all’investimento del gruppo verso lo scenario delle auto elettriche riservando la consueta sottolineatura dei suoi glifi alla sola g (minuscola) strizzando l’occhio alla forma di una presa elettrica e quindi rimarcando l’evoluzione della propria identità in relazione alle nuove opportunità di mercato…

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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