Non bisogna mai dimenticare che i contenuti che offriamo sul digitale sono spesso “parole” e che anche quando offriamo contenuti multimediali sono spesso accompagnati-descritti-costituiti da “parole” oppure richiamano concetti a loro volta espressi da parole!
E con le parole bisogna saperci giocare utilizzando fantasia e creatività in maniera tale da offrire contenuti ricchi ed originali, divertenti e facilmente metabolizzabili sia da umani che algoritmi (entrambi soddisfatti quando trovano del contenuto breve ma originale e fortemente ‘comunicativo’).
Alla ricerca di utilizzo di parole che possono prenderci gioco di noi e degli algoritmi che dire delle parole che esprimano un concetto ed il suo opposto? Il fenomeno dell’enantiosemia è più comune di quanto si possa immaginare e richiama parole di uso corrente: tirare significa sia lanciare sia attrarre a sé; feriale si usa sia per il periodo festivo sia quello lavorativo, ospite indica sia chi ospita che chi è ospitato, affittare può significare sia dare in affitto sia prendere in affitto e via dicendo.
Non bisogna poi dimenticare che le parole, linguaggi e gerghi devono essere sempre ricondotti ad un target di riferimento ed anche in questo caso esistono degli esempi veramente curiosi tirando in ballo addirittura finalità e nicchie di genere: è il caso dell’antica scrittura segreta delle donne cinesi
Nüshu, creata per… non farsi capire dagli uomini…


Un pensiero su “Giocare con le parole che a loro volta si prendono gioco degli ‘uomini’”