Con questo caldo non possiamo che cedere a fantasie distopiche ed allora mi è venuto spontaneo associare lo sciopero degli attori statunitensi alle fantasie e paure stimolate dalla famosa saga cinematografica Matrix.
Come non ricordare la scena degli esseri umani che fornivano bio-energia alle macchine? E non è forse questa la paura (legittima?) degli attori statunitensi? La mobilitazione anti-AI e conseguente rivendicazione è presto spiegata: i produttori cinematografici hanno offerto agli attori *un giorno di paga* per poter acquisire voce e pose visual degli attori in maniera tale che, grazie alle intelligenze artificiali, possano essere ‘acquisiti’ e riprodotti-utilizzati vita natural durante…
C’è qualcosa di cui discutere a tal riguardo? Spero di no… anche perché mi immagino derive simili relativamente al mio ambito di intervento: bambini educati faticosamente da genitori e scuole di ogni ordine e grado che al fine approdano ad un’accademia di belle arti dove studiano per 3-5 anni affinando una certa poetica personale che poi viene acquisita ed utilizzata in eterno al costo di una giornata di lavoro!?!
E l’oramai ex-studente? A drogarsi di sciottini tutto il giorno grazie al reddito di cittadinanza per superare lo shock?
Se questo è lo scenario del futuro allora (ma leggetevi la storia della doppiatrice clonata per pochi spicci per capire che è già un pericolo attuale…) sosteniamo queste e future altre mobilitazioni e spingiamo la classe politica a diminuire il potere e agibilità delle Big Tech così voraci e predatorie delle nostre energie umane ed artistiche (e ditemi se questo non è uno scenario alla matrix…).


la commedia dell’arte
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