Lo studio di progettazione tipografica olandese Typotheque ha testato delle soluzioni di font per facilitare la lettura di persone ipovedenti in ambienti ospedalieri, da loro frequentati per cure e controlli.
In questo importante e utile esperimento Typotheque ha coinvolto decine di utenti ipovedenti che soffrono di acutezza visiva, incapacità di messa a fuoco, perdita di visione nelle parti periferiche o centrali dello sguardo, in sessioni ripetute di centinaia di test per il riconoscimento di testo con caratteristiche tipografiche diverse. La larghezza dei glifi, la loro forza d’asta e lo spazio fra le parole sono risultate essere le caratteristiche migliori da enfatizzare per migliorare la leggibilità.

La scelta di design per l’esposizione di cartelli segnaletici all’interno degli ospedali risulta essere una font con forza d’asta decisa ma non propriamente ricollocabile al bold, ascendenti e discendenti decisamente modeste rispetto al corpo del carattere, larghezza dei glifi decisamente pronunciata così come la spaziatura tra le parole. Da notare anche la collocazione dei cartelli segnaletici ad una tipica altezza per poter essere notata e ben interpretata anche da persone in carrozzella. Indispensabili le frecce per indicare la direzione verso cui andare per trovare gli ambulatori indicati. Un’icona significativa aggiuntiva avrebbe reso questo capolavoro di accessibilità maggiormente comprensibile anche a chi ha difficoltà di comprensione del linguaggio scritto appesantendo però la soluzione di design scelta…

