Soluzioni tipografiche per ipovedenti

Lo studio di progettazione tipografica olandese Typotheque ha testato delle soluzioni di font per facilitare la lettura di persone ipovedenti in ambienti ospedalieri, da loro frequentati per cure e controlli.

In questo importante e utile esperimento Typotheque ha coinvolto decine di utenti ipovedenti che soffrono di acutezza visiva, incapacità di messa a fuoco, perdita di visione nelle parti periferiche o centrali dello sguardo, in sessioni ripetute di centinaia di test per il riconoscimento di testo con caratteristiche tipografiche diverse. La larghezza dei glifi, la loro forza d’asta e lo spazio fra le parole sono risultate essere le caratteristiche migliori da enfatizzare per migliorare la leggibilità.

la percezione di alcune scritte ospedaliere da parte di persone che soffrono di perdita visione periferica o centrale o vista annebbiata

La scelta di design per l’esposizione di cartelli segnaletici all’interno degli ospedali risulta essere una font con forza d’asta decisa ma non propriamente ricollocabile al bold, ascendenti e discendenti decisamente modeste rispetto al corpo del carattere, larghezza dei glifi decisamente pronunciata così come la spaziatura tra le parole. Da notare anche la collocazione dei cartelli segnaletici ad una tipica altezza per poter essere notata e ben interpretata anche da persone in carrozzella. Indispensabili le frecce per indicare la direzione verso cui andare per trovare gli ambulatori indicati. Un’icona significativa aggiuntiva avrebbe reso questo capolavoro di accessibilità maggiormente comprensibile anche a chi ha difficoltà di comprensione del linguaggio scritto appesantendo però la soluzione di design scelta…

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Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

Autorizzato eventualmente dalla mia istituzione - Accademia di Belle Arti di Roma - posso erogare corsi di formazione online e in presenza, analisi tecniche e supporto per conformarsi alla normativa vigente in tema design della comunicazione accessibile. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

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